giovedì 29 luglio 2010

In Solomon Kane un personaggio partorito dalla fervida fantasia di Robert Ervin Howard


Solomon Kane, il film di Michael J. Bassett (2009), porta sul grande schermo un personaggio partorito dalla fervida fantasia di Robert E. Howard, creatore della più nota saga di Conan il Barbaro. Solomon Kane, benchè protagonista d'una saga molto meno corposa di quella di Conan (Howard scrisse su di lui una sequenza di racconti, alcune composizioni poetiche ed un romanzo breve), ha avuto molta parte nell'immaginario dei cultori del genere fantasy, con delle sue originalità. Solomon Kane, infatti, è uno spadaccino che vive ai tempi dell'Inghilterra di Elisabetta I, un'Inghilterra cupa, triste, oppressa dalla pioggia e dal fango, in cui - lontano dalle grandi città - il confine tra la vita e la morte è estremamente labile e in cui con estrema facilità si aprono le porte a pratiche di stregoneria radicate in culti arcaici. Quindi la storia fantasy con il suo intreccio non è proiettata in un lontano passato arcaico oppure in un artefatto Nord scandinavo, come si può supporre per il cimmeriano Conan.
Solomon Kane, inoltre, viene considerato dai critici letterari e dai conoscitori dell'opera di Howard un personaggio più maturo e di maggiore spessore di quanto non sia Conan: dopo aver vissuto una vita violenta ed avere appreso che qualcuno, a sua insaputa, ha vincolato la sua anima ad un patto con il diavolo, comprende che deve cambiare strada e diventare un uomo di pace, portatore di un codice morale, il cui rispetto deve essere difeso sopra ogni cosa.
Dopo avere trascorso un periodo di "purificazione" in un convento, è costretto a lasciarlo e a riprendere la sua erranza sulle vie del mondo, questa volta nella veste rinnovata di uomo pacifico (almeno questa sarebbe la sua intenzione).
Ma, di fronte al dilagare del Male, perpetuato da orde di schiavi del perfido Malachia, uno stregone che si è asservito ad un demone, e per assicurare la salvezza della figlia di alcuni pellegrini puritani che lo hanno soccorso, Kane impugna di nuovo le armi, ma questa volta per una giusta causa, diventando così uno "spadaccino puritano", votato al Bene.
Questa, dunque, è la storia delle origini di Solomon Kane che poi si dipana in numerose avventure ciascuna delle quali è stata narrata da Howard in un singolo racconto.
Di questo film, in un recente comunicato stampa il regista-soggettista ha dichiarato che accordi definitivi sono stati presi per due sequel dell'opera per i quali, questa volta, si attingerà più direttamente al corpus dei racconti howardiani che, per inciso, sono stati pubblicati in edizione italiana da Fanucci nel lontano 1998, con l'aggiunta di due racconti apocrifi per mano di Gianluigi Zuddas (Robert E. Howard, Le avventure di Solomon Kane, Fanucci, 1998, e ora riedita, proprio nel 2010, in forma di annunciato "ciclo completo" da Coniglio editore ).
Il film ha le caratteristiche del film d'azione, con sequenze rapide e violente, molti gli effetti speciali che fanno sobbalzare. Il piatto forte sono, ovviamente, le scene di battaglia tra Solomon Kane e i rappresentanti delle forze del Male, le cui orde assomigliano tanto ai servitori di Sauron nel Signore degli Anelli, così come la trama di base di tale acerrimo confronto, in definitiva - fatte salve le differenze - è molto simile.
Quindi, benchè per tali aspetti il film procuri indubbiamente una sensazione di déjà vu, si lascia tuttavia guardare, senza lasciare troppi spazi per la noia della ripetitività.
L'aspetto e i costumi di Kane sono ampiamente plasmati sull'iconografia del personaggio, fondata sia sulle rappresentazione pittoriche di Frazetta, uno dei più grandi pittori e disegnatori Fantasy, ma anche delle successive rappresentazioni nella serie a fumetti creata dalla Marvel.
Un piccolo cameo è la fugace comparsa di Max von Sydow nei panni del nobile padre di Solomon che, per salvare l'altro figlio da una morte certa, accetta di sottoscrivere un patto scellerato con un demone, per il tramite del malvagio Malachia che lo rappresenta.

Una scheda wikipediana su Solomon Kane
Solomon Kane è un personaggio letterario creato dallo scrittore Robert Ervin Howard, maestro della heroic fantasy., che morto suicida a soli 30 anni, cominciò a scriverne sin da quando era appena quindicenne.
Abilissimo spadaccino puritano del XVI secolo, convinto di essere al servizio divino contro le forze del male, Kane gira il mondo affrontando quelle che considera manifestazioni del diavolo: pirati, briganti, mercanti di schiavi ma anche fantasmi, vampiri e antiche e malvagie civiltà perdute antidiluviane. Kane è alto, magro, pallido e vestito interamente di nero, in tutte le situazioni. A differenza di altri personaggi di Howard, come Conan il barbaro e Kull di Valusia, Solomon Kane non vive in tempi remoti e fantastici, non è amorale e ha una psicologia più complessa.
Il ciclo dei racconti di cui è protagonista, ambientato in Europa, Africa e America, é composto da sedici opere tra racconti, romanzi, poesie e frammenti (questi pubblicati postumi), che sono state ordinate in maniera cronologica da Fred Blosser:

  1. Teschi sulle stelle (Skulls in the stars, Weird Tales, gennaio 1929)
  2. La mano destra del giudizio (The Right Hand of Doom, postumo, su Red Shadows della Grant, 1968)
  3. Ombre rosse (racconto) (Red Shadows, Weird Tales, agosto 1928)
  4. I neri cavalieri della morte (Death's Black Riders, postumo, breve frammento, REH: Lone Star Fictioneer, 1967)
  5. Lo scricchiolio delle ossa (Rattle bones, Weird Tales, giugno 1929)
  6. Il Castello del Diavolo (The Castle of the Devil, postumo, breve frammento, Red Shadows)
  7. La Luna dei Teschi (The Moon of Skulls, Weird Tales, giugno/luglio 1930)
  8. L'unica macchia nera (The One Black Stain, postumo, poesia, The Howard Collector, 1962)
  9. Le lame della Fratellanza (Blades of Brotherhood, postumo, Red Shadows. Noto anche come The Blue Flame of Vengeance, anche se questa è una versione, apparsa su Over the Edge del 1964, profondamente riscritta da John Pocsik)
  10. Le colline dei morti (The Hills of Dead, Weird Tales, agosto 1930)
  11. Hawk di Basti (Hawk of Basti, postumo, Red Shadows)
  12. Il ritorno di sir Richard Grenville (The return of sir Richard Grenville, postumo, poesia, Red Shadows)
  13. Le ali notturne (Wings in the night, Weird Tales, luglio 1932)
  14. I passi all'interno (The footfalls within, Weird Tales, settembre 1931)
  15. I figli di Asshur (The children of Asshur, postumo, Red Shadows)
  16. Solomon Kane ritorna a casa (Solomon Kane's homecoming, postumo, poesia, Fanciful Tales of Space and Time, autunno 1936)
Il personaggio è stato anche adattato come serie a fumetti pubblicato da Marvel Comics. Tra il settembre 2008 e il febbraio 2009 Dark Horse Comics ha pubblicato una miniserie a fumetti scritta da Scott Allie basata sulla storia Castle of the Devil.
Gianluigi Zuddas ha completato il ciclo di Solomon Kane scrivendo due racconti: L'isola del serpente piumato e La corona di Asa, rispettivamente prima ed ultima avventura di Kane.
Recentemente un film di Solomon Kane con budget medio-alto scritto e diretto da Michael J. Bassett è stato girato ed è in attesa di distribuzione internazionale. La pellicola, che si avvale dell'interpretazione di James Purefoy nel ruolo principale e di una breve apparizione di Max von Sydow narra una storia originale ma descritta come filologicamente fedele all'universo dello spadaccino puritano. In un recente comunicato stampa[senza fonte] il regista-soggettista ha dichiarato che accordi definitivi sono stati presi per due seguiti dell'opera i quali, questa volta, attingeranno più direttamente al corpus dei racconti howardiani.

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