Scrissi questa composizione dopo aver corso lungo la spiaggia di Mondello in un giorno d'inverno all'imbrunire. Queste le impressioni che mi rimasero e che raccolsi in questo scritto pochi giorni dopo, mentre mi trovavo in viaggio qualche giorno dopo nell'inverno del 2006.
Ogni tanto mi ritrovo a ripescare oggetti "meravigliosi" dal PC.
Cose scritte tempo addietro e dimenticate, che in quanto oggetti della memoria sono meravigliosi da contemplare perchè evocano un momento trascorso della mia storia personale, quasi fossero la fotografia di un istante.
Ovviamente, non entro nel merito della questione se abbiano un valore letterario.
Molto probabilmente, no. Anzi, sicuramente nessuno!
Ma certamente rappresentano un veicolo della memoria e dell'immaginazione eidetica.
A volte andare ad aprire vecchi file è come soffermarsi a guardare una vecchia istantanea in un album di fotografie, solo che, oggi, al tempo della fotografia digitalie quasi nessuno più coltiva la consuetudine dell'album di fotografie dove riporre le immagini più care...
Ogni tanto mi ritrovo a ripescare oggetti "meravigliosi" dal PC.
Cose scritte tempo addietro e dimenticate, che in quanto oggetti della memoria sono meravigliosi da contemplare perchè evocano un momento trascorso della mia storia personale, quasi fossero la fotografia di un istante.
Ovviamente, non entro nel merito della questione se abbiano un valore letterario.
Molto probabilmente, no. Anzi, sicuramente nessuno!
Ma certamente rappresentano un veicolo della memoria e dell'immaginazione eidetica.
A volte andare ad aprire vecchi file è come soffermarsi a guardare una vecchia istantanea in un album di fotografie, solo che, oggi, al tempo della fotografia digitalie quasi nessuno più coltiva la consuetudine dell'album di fotografie dove riporre le immagini più care...
Il vento è gelido
tagliente
ulula e sibila,
trascinando con forza
minuti granelli silicei
Pur squassato da brividi di freddo,
ingobbito e avvolto nei miei panni,
procedo nella mia corsa:
la superficie della sabbia è dura
per la pioggia insistente
(che ha bevuto nei giorni passati)
Ed è resa levigata
dalla continua carezza delle raffiche
Passeggiatori solitari
indugiano sulla banchina di cemento
guardando l’ampio orizzonte vuoto,
le creste di spuma,
i gabbiani che planano
accompagnati
dal coro dissonante
di strida quasi umane;
altri, pensosi,
si spingono sino al limitare della risacca,
attenti a sfuggire alla sua risalita
su per il lieve pendio della spiaggia,
in armonia con il ritmico respiro del mare
Detriti d'ogni genere,
oggetti di plastica
pezzi di vetro colorato
levigati dallo struscio della sabbia
sino a diventare dei ciotoli preziosi
(I "gioielli" li chiamava mio figlio piccino
raccogliendo con dedizione tutti quelli che trovava
- ma la bellezza è nell'occhio di chi guarda),
alghe morte,
resti di poseidonie strappate dai fondali,
aggrovigliate e affastellate dalla furia dei marosi,
conchiglie - di queste ormai ben poche,
perchè il mare s’è impoverito
(ma quelle che occhieggiano dalla coltre di sabbia,
mista a rossi frammenti corallini,
appaiono come pezzi unici e di grande pregio,
forse per la loro rarità),
un'ala piumata semi-sepolta
emerge inquietante
ricordando che anche la vita aerea
delle creature del cielo è effimera
e che alla terra deve fare ritorno
Impronte lasciate da altri corridori
più scavate sulla punta
s’alternano con quelle di passeggiatori
meglio disegnate con l'intera forma di suola e tacco,
tracce di gabbiani che sono stati a riposare:
impronte e tracce disegnano con le loro intersezioni
complicati ghirigori e arabeschi
sulla superficie bigia,
e misteriosi percorsi
Il cielo si va oscurando: mentre si affacciano con nitore
la luna e le prime stelle,
Il vento continua ad ululare
La corsa è finita
la notte avanza a grandi passi
Fa ancora più freddo:
i frequentatori della spiaggia,
uno per volta, alla spicciolata,
se ne vanno a testa china
immersi nella propria solitudine,
macinando pensieri
o senza pensieri del tutto:
ognuno di loro,
senza saperlo con precisione,
è una monade
la cui traiettoria di vita soltanto per caso
s’è incrociata con quella di altri
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