lunedì 16 febbraio 2009

Il sogno del mondo


Nuvole lievi e cotonose
basse
a cumuli

Risacca che si frange
con un suo intimo ritmo
e il sussurrare della brezza

Lontano,
all'orizzonte
una linea seghettata
d'aspre
montagne innevate
brilla nel sole

Grandi ombrelloni
di foglie di palma intrecciate
gettano ombre ovoidali
sulla sabbia

Gabbiani
si levano alti in volo
e poi ricadono

Piccioni becchettano

Un cane bianco dorme
gettato di fianco,
confidente
di non patire alcun affronto

Il sole mi riscalda
pelle e cuore e sangue e ossa,
come fossi una lucertola

Il suono ciclico del mare
che rompe a riva
mi parla
di viaggi in terre lontane,
di tristezza,
di abbandoni e ritorni,
e dell'eterno giro della ruota della vita
e del quotidiano morire
racchiuso nel vivere

Perdermi vorrei
in quell'orizzonte lontano

Ne sarei inebriato

Ma vincolato come sono
ad invisibili catene
posso soltanto sognare
il sogno del mondo
e le vie dei canti


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