Nuvole lievi e cotonose
basse
a cumuli
Risacca che si frange
con un suo intimo ritmo
e il sussurrare della brezza
Lontano,
all'orizzonte
una linea seghettata
d'aspre
montagne innevate
brilla nel sole
Grandi ombrelloni
di foglie di palma intrecciate
gettano ombre ovoidali
sulla sabbia
Gabbiani
si levano alti in volo
e poi ricadono
Piccioni becchettano
Un cane bianco dorme
gettato di fianco,
confidente
di non patire alcun affronto
Il sole mi riscalda
pelle e cuore e sangue e ossa,
come fossi una lucertola
Il suono ciclico del mare
che rompe a riva
mi parla
di viaggi in terre lontane,
di tristezza,
di abbandoni e ritorni,
e dell'eterno giro della ruota della vita
e del quotidiano morire
racchiuso nel vivere
Perdermi vorrei
in quell'orizzonte lontano
Ne sarei inebriato
Ma vincolato come sono
ad invisibili catene
posso soltanto sognare
il sogno del mondo
e le vie dei canti
Nel nome del padre, o del padrino
1 settimana fa
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