giovedì 19 febbraio 2009

Curiosità... on the road

Sarò telegrafico.
Passo da una strada cittadina che non percorro da tanto tempo (siamo, ovviamente, nella città in cui vivo).
Mi colpisce un'insegna sul fronte di un negozio.
Dice: "BUFALO - CARNI -SCELTA DI PRIMA QUALITA'".
Ora, i casi sono due: o si tratta di un negozio specializzato nella vendita di carni di bufalo. Oppure il proprietario si chiama, giustappunto, "Bufalo" di cognome.
Nel primo caso, si rimarrebbe colpiti dalla singolarità del genere di carne messa in vendita.
Nel secondo, invece, dalla peculiarità dell'accoppiamento cognome - tipologia di attività commerciale. E questo aprirebbe una riflessione sul fatto, che nei nomi e nei cognomi che il destino ci impone, possa essere racchiuso un destino, al quale - a volte - è davvero impossibile sottrarsi: come ad esempio un tale nato "PIOMBO" che nella sua vita diventi dentista... oppure di quei fratelli "Acquario" che decisero di aprire un esercizio di bagni pubblici...
E se poi il signor Bufalo abbia deciso di esercitarsi nella nobile arte del macellaio solo per la vendita di carni di bufalo, questo sì sarebbe stato il massimo...
Molto superficialmente non sono entrato dentro a chiedere: ho preferito lasciare spazio all'incertezza tra i due corni del dilemma.
Sarà per un'altra volta...
A voi, quale eventualità sarebbe piaciuta di più?

Poco, più avanti, un secondo negozio, molto spoglio e sobrio, quasi severo. Un'insegna davvero minuscola dice:"Prodotti tipici Pilliu".
Qui, mi sono avvicinato per sbirciare attraverso i vetri...
Tra le merci esposte ho notato alcune bottiglie di "Cannonau", un ben noto vino sardo; poi dagli arredi e dagli altri articoli esposti sembrava possedere tutti i numeri per essere una salumeria, per quanto specializzata.
"Dunque", ho pensato, "si tratta di un negozio di specialità sarde... Mai visto prima! Si scoprono sempre cose nuove! Ci tornerò!".
Ma questa non era una stranezza.
Solo una faccenda intrigante: basta che cammini a piedi e, subito, passando da strade insolite, hai modo di scoprire cose nuove, cose che non conosci o a cui non hai mai fatto caso.

Terzo piccolo flash.
Ad un incrocio trafficato con semaforo, un Rom - macilento e dall'aria disperata - passa da un'auto all'altra, questando. Com'è usanza recente tra loro, esibisce un grosso cartello di cartone su cui ha vergato in rozze lettere la seguente scritta: "OH DIO HO FAME".
Solo che la scritta la tiene capovolta. Tanto non importa: il messaggio è eloquente eguale...
Oppure che egli stia immaginando di rivolgersi a persone che, rispetto a lui, stanno agli antipodi?

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