venerdì 27 febbraio 2009

I venditori ambulanti di Mondello paese


Un autobus si ferma a Mondello paese.
Sono le 10.00 del mattino circa di un giorno feriale, insolitamente bello, dopo il protrarsi del cattivo tempo nei giorni precedenti.
La sosta del bus si protrae all'inverosimile: a fatica, ne esce un'intera moltitudine di venditori ambulanti, quelli che poi con i loro banchetti si posizionano sul lungomare, molto più fitti nei giorni di festa e quando è bello.
Ciascuno di loro trasporta enormi scatoloni e altrettanto voluminosi involti.
Sembra di vedere un improvvisato trasloco e si sperimenta una straniante dislocazione nel tempo e nello spazio: sembra di vedere uno di quegli autobus o camion che, strarichi di persone, derrate e perfino animali da cortile viaggiano da una cittadina all'altra in uno dei paesi del Sud.
Si rimane meravigliati e ci si chiede come sia possibile che in tanti siano potuti entrare nell'abitacolo dell'autobus.
Alcuni passanti, infatti, si fermano stupiti a guardare.
E' proprio una scena da non perdere che rende un po' più esotico il borgo marinaro.
Qualcuno commenta: "Ma hanno monopolizzato l'intero autobus!".
Dopo una discesa così laboriosa, ciascuno comincia a montare con attenzione meticolosa la propria postazione di vendita: che viene costruita con materiali leggerissimi e, all'occorenza, anche pieghevoli.
Quelli più "abbienti" di questi commercianti da strada, montano le loro bancarelle su rotelle, in modo tale da poterle spostare velocemente con tutte le mercanzie esposte in caso di controlli da parte dei vigili urbani, controlli che, meglio per loro, non vengono quasi mai effettuati.
La stranezza è che tutti, contravvenendo a un basilare principio del commercio, vendono le stesse cose, assolutamente identiche.
Ogni bancarella è la fotocopia di quella accanto e dell'altra ancora.
Questo rappresenta un adeguamento allo stile del commercio occidentale: ricordo che in Nepal al passaggio di una piccola piazza, affollatissima di colorata umanità, venivo preso da una serie di venditori, ciascuno dei quali era specializzato in un unico genere di mercanzia: c'era quello che vendeva scatolette di balsamo di tigre, quello che mostrava corposi mazzetti di incenso, un altro che esibiva dei magnifici medaglioni d'argento, incisi a sbalzo con dei mandala, di tutto e di più, ma rigorosamente un unico articolo a testa.
E' davvero un mistero come questi ambulanti facciano a sbarcare il lunario: o sono tutti dipendenti da un unico fornitore, o sono accordati tra loro;, per una sorta di calmieraggio dei prezzi oppure, viceversa, ciascuno si fida della propria possibilità di andare al ribasso sui prezzi e di averla vinta sui propri concorrenti!
Fatto sta che il lungomare di Mondello, soprattutto nelle belle giornate e nelle festività è ormai letteralmente intasato dagli ambulanti e che rimane ben poco spazio per il transito di chi semplicemente vuole passeggiare e dei runner.

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