venerdì 11 giugno 2010

La sequoia morente e l'impermanenza dell'amore


Una sequoia gigante della California
dopo tremila e cinquecento anni sta per morire,
avvelenata dalle piogge acide,
il legno ormai inaridito incapace
di trarre linfa vitale dalla madre terra

La sua vita,
nel tempo dell'universo,
non è niente più che l'istante
in cui si consuma il battito d'ali d'una farfalla o d'un colibrì

In confronto
alla sia pur breve esistenza della sequoia gigante
i nostri amori durano soltanto un attimo,
per spegnersi subito dopo
come l'esile fiammella estinta
da una corrente d'aria

Accettando la legge ineluttabile dell'impermanenza,
non rimane altro da fare
che cercare di godere
del troppo breve intervallo
che separa l'alba d’un amore dal suo crepuscolo

Sempre, troppo presto giungerà la fine

Del tempo che è stato dato,
assieme,
potremo soltanto dire grazie


Ho scritto questo riflessioni alcuni fa.
Sono saltate fuori dal mio PC nel corso di una ricerca di altri documenti.
Mi pare che queste parole abbiano resistito alle contingenze temporali e che abbiano tuttora una certa validità.

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