mercoledì 15 aprile 2009

"La setta dei libri blu": un bel romanzo d'avventure e di intrigo


Quando si arriva alla fine d'un romanzo imponente quanto a numero di pagine si tira un respiro di sollievo, per avercela fatta, a prescindere di quanto sia piaciuto.
Non c'è nulla da ridire, comunque, su quest'opera prima di Gordon Dahlquist che, con le sue oltre 850 pagine, si legge con grande piacere.
Una lettura che è all'insegna dell'intrattenimento puro per chi ami il romanzo d'avventure intelligente e sofisticato.
Indubbiamente, è questo il genere in cui si può collocare "La setta dei libri blu" (ben più evocativo il titolo originale: "The glass book of dream eaters"): un storia d'intrigo e avventure, filtrata attraverso una sensibilità decisamente moderna e arricchita da alcuni ben congegnati risvolti erotici, in cui l'esposizione a misteriosi dispositivi che riproducono con assoluta vividezza delle scene sessuali carpite attraverso un procedimento altrettanto misterioso dalla mente di chi è già un adepto procurano alla setta nuovi affiliati.
Si tratta delle "placchette blu" realizzate attraverso una formula alchemica a partire da una rara varietà di argilla blu.
Le placchette, come - su scala più vasta - i libri di vetro blu, agiscono su chi ci si immerge come una potentissima droga.
Vi ricordate del film della Bigelow "Strange days" in cui i personaggi della storia, ambientata in un ipotetico futuro (peraltro non molto lontano) sono asserviti all'utilizzo compulsivo di dispositivi tecnologici che consentono di vivere in prima persona esperienze di vario genere (dall'esposizione a rischi estremi a situazioni di tipo sessuale) vissute da altri e in un certo senso rubate loro con l'ausilio di speciali lettori della mente per poi essere riprodotte e smerciate su supporto informatico?
Ecco, le placchette blu ed una serie di altri marchingegni sembrano avere in questa trama proprio lo stesso effetto, così come - su scala più grande - i "libri di vetro blu", ma con un ambientazione rigorosamente ottocentesca, con la rappresentazione di macchinari tanto arzigogolati quanto improbabili che non sfigurerebbero nel Gabinetto degli orrori del dottor Caligari o nello studio del diabolico dottor Mabuse.
Ma in una storia d'avventure il realismo e il rigore scientista non contano, ciò che importa veramente è la rappresentazione immaginifica e il suo potere evocativo.
Qui abbiamo una felice convergenza di invenzione narrativa, rielaborazione e citazione di classici della narrativa di genere e della cinematografia, ed infine una notevole capacità di contaminazione di generi diversi.
Per esempio, alcune atmosfere sembrano rievocare quasi visivamente il grande ultimo film di Kubrick "Eyes wide shut".
Nell'impianto narrativo si sovrappongono, ma con ampio respiro, i punti di vista di tre protagonisti, in lotta contro i piani della setta, ciascuno per propri personali motivi: Miss Temple, il Cardinale Chang e il dottor Svenson.
La prosa è accurata, rifinita e fortemente evocativa senza avere la pedanteria di certi romanzi contemporanei (il più delle volte best-seller) che si propongono con pedantesca meticolosità descrittiva, più appropriata per una memoria che accompagni la sceneggiatura di un film d'azione.
Se qualcuno volesse, potrebbe farne un grande film fantasmagorico, con Brad Pitt che sarebbe perfetto nella parte del cardinale Chang.
Questa in sintesi la trama del romanzo.
Miss Temple, una ricca signorina di buona famiglia, arriva a Londra per fidanzarsi con un promettente diplomatico, Roger Bascombe. Non passa molto che una lettera scritta su carta intestata del Ministero presso cui lavora il fidanzato le viene recapitata: un laconico messaggio la informa dell’abbandono dell’amato. Sconvolta dalla notizia e decisa a trovare una spiegazione, Miss Temple pedina Roger all’uscita dal lavoro, seguendolo su un treno diretto fuori città. Giunta sulla soglia di Harschmore Manor, una villa inquietante immersa nella campagna inglese, Miss Temple abbandona le proprie inibizioni per poter avere accesso alla festa che si sta svolgendo al suo interno, frequentata da personaggi mascherati e semisvestiti. Nelle misteriose stanze dell’edificio, Miss Temple si trova coinvolta in un intrigo mozzafiato che cercherà in tutti i modi di sventare, affiancata da Cardinal Chang, un killer famigerato con un cuore di poeta, e dal dottor Svenson, ufficiale medico incaricato di sorvegliare e accudire un principe debosciato. Una setta di geniali ma loschi individui sta infatti complottando per ottenere il controllo dei desideri e dei segreti altrui, utilizzando allo scopo dei libri di un misterioso vetro blu in grado di assorbire tutto ciò che popola le menti degli esseri umani. La setta dei libri blu è un romanzo che manda in frantumi le più frequentate convenzioni letterarie, pulsando di erotismo e tensione.

1 commento:

  1. un libro che ti appasiona dall'inizio alla fine con una credibilità ai limiti del realismo ti prende davvero,io l'ho finito in due settimane e me ne sono pentita tanto che sto pensando di rileggerlo! un libro bellissimo tanto che mi sono stupita vedendo che lo scrittore aveva solo 25 anni,e i personaggi me li sogno la notte so che è stupido ma è così,insoma come non ammirare il coraggio, la tenacia , la deterninazione e l'astuzia di miss celeste temple
    la violenza ma anche la dolcezza del cardinale,il senzo del dovere e dell'onestà del dottore,la benevolenze di eloise o alla grande speranza di angelique oppure come non restare pietrificati di fronte alla malvagità delle contessa rosamonde o alla terrificante inteliganza del conte o all'insensibilità di roger bascombe all' irrespensabilità di miss vaadiriff o alla stupidità del principe all'ingenuità di lord robert o come non lasciarsi trasportere dalle due possibili storie d'amore:il dottore e eloise e il cardinale e miss temple.
    Non vedo l'ora che esca iul sequel che sicuramente ci sarà si capisce dalla ultime pagine io mi sono già prenotata perchè i soldi non sono mai buttati per leggere specialmente capolavori come questi.
    OH!! CHE CAPOLAVORO!!!!!!!!!
    LAURA.

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