Lunghe giornate senza parola, se non con me stesso
Qualche frase indirizzata al mio cane che sempre mi accompagna, ed è tutto
La voce, caduta in disuso, si arrochisce e si fa aspra, in qualche modo dissonante
La notte trascorre, i giorni passano eguali, eppure differenti
Il movimento e l'azione, ma anche la parola dialettica sono nei film che guardo nei libri che leggo
La mia vita è fatta di un'infinita teoria di libri
Potrei metterli in un mucchio scomposto e poi riordinarli mettendoli uno appresso all'altro
Potrei costruirci castelli usandoli come mattonelle e travi
Oppure farne selciato per strade, in viaggio verso l'infinito ed oltre
Con i libri e i film si vivono molte vite e ci si sposta in molti luoghi diversi, e non c'è bisogno di andare lontano con il proprio corpo, né di parlare con qualcuno
Puoi essere, con loro, un vagabondo delle stelle ed essere tutti e nessuno
Se finissi in un'isola deserta senza nulla appresso, senza un libro da leggere, ne scriverei uno usando per pagine la sabbia, i sassi, le rocce
E così, leggendo queste pagine mutevoli, di continuo cancellate dal vento e dalla pioggia e instancabilmente riscritte, potrei viaggiare e sognare
Quando uno comincia qualcosa, non è che lo sa esattamente, dove andrà a finire. Comincia per gioco, perchè ne ha voglia, perchè gli sembra che sia la cosa giusta da fare, insomma, senza un motivo particolare - tutte le cose, mi sembra, nella vita cominciano così. Poi di colpo ti guardi attorno e capisci che hai fatto un sacco di strada per arrivare proprio lì, in quel preciso istante a fare quella precisa cosa dalla quale dipende un bel po' della tua vita futura. (Simona Vinci)
Pavoni camminavano/ sotto gli alberi della notte/nella luce perduta/ della luna/ quando uscii fuori/ in cerca d'amore/ quella notte// Un colombo pigolava in colombaia// Una campana suonò due volte/ una per la nascita/ e una per la morte/ dell'amore/ quella notte (Lawrence Ferlinghetti) La sofferenza è la pietra molare su cui affilare la propria identità(Valerio Magrelli)
Sono medico, con specializzazione in Psichiatria nel cui ambito mi sono orientato soprattutto alla pratica della psicoterapia. Dal 2006, sono anche giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti della Sicilia.
Ho praticato numerosi sport tra i quali il canottaggio e la canoa agonistici.
Dal 1988, ho cominciato a praticare la corsa amatoriale sulle lunghe distanze: dopo il mio "battesimo" di corsa con la "classica" e mitica Maratona di New York nel 1988, ho partecipato, concludendole, a più di 200 gare tra maratone ed ultramaratone. Sono figlio del giornalista siciliano Francesco Crispi, prematuramente scomparso nella sciagura aerea di Punta Raisi, e nel blog che ho appena avviato "Francesco Crispi. Chi era" intendo riversare tutte le conoscenze e i materiali documentari relativi a mio padre e alle sue opere che, purtroppo, allo stato attuale, non hanno mai avuto nella rete, sinora, alcuna visibilità.
Per contatti e per l'invio di materiali aneddotici e documenti pertinenti riguardanti mio padre e le sue attività giornalistiche,
il mio indirizzo mail è il seguente: maurizio.crispi@gmail.com
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RispondiEliminaGreat reead
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