Basilica di San Pietro - La donna in rossa nell'atto di scavalcare la transenna
(dalla ripresa di un videoamatore)
(dalla ripresa di un videoamatore)
Questa la notizia che ha fatto il giro del mondo, sia nei commenti parlati sia con video amatoriali di supporto diffusi dalle maggiori emittenti come un vero e proprio scoop.
Ciò che sorprende di questo episodio sono alcuni elementi che sicuramente meritano attenzione.
Momenti di tensione alla messa di Natale in San Pietro. Il pontefice è stato aggredito durante la processione di ingresso nella basilica. Una donna ha scavalcato le transenne ed è corsa verso il papa afferrandolo e trascinandolo per terra. Benedetto XVI è caduto, ma si è subito rialzato aiutato dai cerimonieri. La celebrazione liturgica, iniziata due ore prima rispetto alla mezzanotte, è proseguita regolarmente. La responsabile del gesto è stata trattenuta nella Gendarmeria vaticana. Si sospetta che possa essere la stessa donna che la notte di Natale dell’anno scorso aveva tentato di raggiungere il papa mentre si avviava verso l’uscita, l’episodio, non aveva avuto conseguenze. Nel trambusto è rimasto coinvolto anche il cardinale francese Etchegaray che si è accasciato. Trasportato al Policlinico Gemelli gli è stata diagnosticata la frattura del femore. L’autrice dell’aggressione è apparsa confusa e agitata. Potrebbe essere affetta da disturbi psichici. Non era armata e ha dichiarato che la sua intenzione fosse solo di abbracciare il pontefice.
- La donna che ha dato vita all'aggressione era una recidiva: già l'anno prima aveva tentato un simile gesto, ma era stata placcata prima dagli uomini del servizio di sicurezza.
- L'attenzione morbosa dei media non tanto per l'azione in sé ma per il suo effetto: nentre venivano letto nei diversi notiziari i commenti parlati, veniva replicata a ritmo continua la scena della caduta del Papa che, se è indistinta, ad una prima visione - in considerazione anche della rapidità della sequenza - con la ripetizione diventa sempre più nitida e distinguibile, sino a trasformarsi con l'iterazione in una sequenza da comica finale oppure da "paperissima". Per rendere completo un simile effetto, è mancato solo che l'abbiano trasmessa in playback...
- Una simile attenzione mediatica all'effetto del gesto è oltremodo dannosa perchè fomenta in altri il desiderio di emulare, visto che l'azione - pur con i rischi che vi sono connessi - viene premiata da una massima visibilità e che, successivamente, attraverso la distorsione del linguaggio, tipica dei media, le caratteristiche del personaggio destinatario dell'attentato vengono sminuite o ridicolizzate (il che in alcuni casi può essere proprio l'obiettivo prioritario dell'"attentatore", cioé il voler ledere il carsima, l'autorevolezza, l'autorità etc; più che la persona in sé.
Ancora una volta, i media - nel gestire un episodio in sé grave - hanno dimostrato di possedere un'intrinseca violenza che può essere solo ispiratrice di ulteriore gesti.
E' importante e deticamente corretto dare le notizie, quali esse siano, ma potrebbe essere altrettanto importante calibrare il modo in cui le si passano, evitando di utilizzare modalità che, allontanando lo spettatore dalla fruizione ( e dalla comprensione) della notizia in sè, possano metterlo nella condizione di essere il fruitore di uno spettacolo/intrattenimento.
Detto per inciso, l'aggressione al papa (che sembra essere genuina), ha rovinato l'effetto di attivazione buonistica che sembra aver avuto la pregressa aggressione a Berlusconi, vera o presunta tale che sia, visto che ombre e dubbi numerosi si sono addensati sull'apparente chiarezza del gesto di un folle, ingenerando il sospetto che si sia trattato di una messinscena, di un evento-spettacolo realizzato ad arte...
I fari della ribalta si sono così spostati sul Papa, al quale bisogna dare atto di una grande fermezza e dignità, consone al suo ruolo ieratico e, in qualche misura, al di là dell'umano: la fermezza di proseguire nella cerimonia, come se nulla fosse accaduto.
Vedi i video:
http://www.youtube.com/watch?v=lC4xsA9BT4Y&NR=1
oppure:
http://www.youtube.com/watch?v=ZxumMmgQ_hY&feature=related
oppure:
http://www.youtube.com/watch?v=5DWrrN3AxI8
E' importante e deticamente corretto dare le notizie, quali esse siano, ma potrebbe essere altrettanto importante calibrare il modo in cui le si passano, evitando di utilizzare modalità che, allontanando lo spettatore dalla fruizione ( e dalla comprensione) della notizia in sè, possano metterlo nella condizione di essere il fruitore di uno spettacolo/intrattenimento.
Detto per inciso, l'aggressione al papa (che sembra essere genuina), ha rovinato l'effetto di attivazione buonistica che sembra aver avuto la pregressa aggressione a Berlusconi, vera o presunta tale che sia, visto che ombre e dubbi numerosi si sono addensati sull'apparente chiarezza del gesto di un folle, ingenerando il sospetto che si sia trattato di una messinscena, di un evento-spettacolo realizzato ad arte...
I fari della ribalta si sono così spostati sul Papa, al quale bisogna dare atto di una grande fermezza e dignità, consone al suo ruolo ieratico e, in qualche misura, al di là dell'umano: la fermezza di proseguire nella cerimonia, come se nulla fosse accaduto.
Vedi i video:
http://www.youtube.com/wat
oppure:
http://www.youtube.com/wat
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