martedì 28 ottobre 2008

Babylon A.D.: un tema potenzialmente visionario cade nelle strettoie del film d'azione


Il mercenario veterano di guerra Toorop accetta l'incarico di scortare una misteriosa giovane donna dalla Russia a New York. Non sa però che la sua compagna di viaggio ha subito una terribile manipolazione genetica. La critica ha detto: "Sintesi compressa e caotica dei temi ricorrenti dell'odierna fantascienza" (www.mymovies.it).
Kassovitz è lo stesso regista di “Fiumi di porpora”, tratto dal romanzo di Jean-Christophe Grangé, un autore francese di thriller dalle atmosfere cupe e drammatiche, molto gettonato anche in Italia. In quest'opera di Kassovitz, rispetto al precedente “Fiumi di porpora” (2000) che fu una prova decisamente convicente, il passaggio dagli stilemi propri del thriller a quelli del film d’azione. E ciò è evidente anche nella scelta dell’attore protagonista (vin Diesel) che interpreta uno dei personaggi-cardine della vicenda e cioè il veterano Toroop.
Il film, in particolare nella sua prima metà, si propone con toni apocalittici e visionari, nella presentazione di un futuro, ormai alle porte (la vicenda è ambientanta nel 2013), devastato da guerre locali senza fine, dietro le quali – appena dissimulate da ideologie-pretesto – ci sono giganteschi interessi commerciali e soprattutto la mano delle nuove mafie emergenti (la mafia russa, la cecena, quella "siberiana"). Lo scenario, proposto in apertura, è devastante e d’impatto: immagini cupe di un’umanità regredita alla legge della clava, solo che adesso la clava è costituita da armi super-tecnologiche (missili, armamentari atomici “locali”), anche se la violenza è quella primigenia.
La prima parte della narrazione è tutta centrata sulla missione di Toroop, che è quella di portare in salvo negli Stati Uniti Aurora, la giovane donna che gli è stata affidata, superando i mille ostacoli d'un ambiente ostile, gli scenari di guerra e le trappole di gruppi organizzati che cercano di prendere in ostaggio quella stessa donna.
Nella seconda parte del film avviene il disvelamento dell’intrigo: lo spettatore apprenderà quale sia il motivo di tanto interessamento da parte di schieramenti avversi..
Purtroppo, proprio in questa seconda parte che fa balzare la vicenda in un contesto di science-fciction, peraltro pienamente credibile sulla base degli sviluppi odierni della tecnologia della riproduzione artificiale e della clonazione, la pellicola tende a scadere in un ordinario film d’azione con scene di sparatorie e inseguimenti rumorosi, tanto care alla cinematografia americana: con una perdita secca delle oltre 600 pagine del romanzo di Dantec.
Dantec è uno scrittore visionario e assolutamente poco prolifico. Dopo tre lunghi romanzi usciti a breve distanza di tempo l'uno dall'altro si è fermato e non ha più dato traccia di sé. Il suo pregio è quello di cogliere aspetti intriganti (8ed inquietanti) degli odierni sviluppi di alcune biotecnologie e dei software informatici, per applicarli alle sue trame che sono duttili e sincretiche, nel senso che accolgono - in un mix molto accattivante - elementi del romanzo d’azione, del thriller, del cyber-punk e della fantascienza in senso ampio.
Babylon A.D. offre un apertura in chiave sociologica molto interessante, peraltro, sul mondo delle sette: nella fattispecie, l'ipotetica setta dei Noeliti che predica il ritorno nel mondo di un messia che nasca da una donna mai toccata da uomo, il quale messia riporterà il mondo alla purezza originaria. Soltanto che i Noeliti del film (e del romanzo), immersi in un fanatismo radicale, sono pronti a cercare di realizzare il loro verbo profetico a qualsiasi prezzo, nello spregio di ogni valore etico.
Notevoli le parti cameo di Gerard Depardieu (il mafioso siberiano che incarica Toroop della speciale missione) e di Charlotte Rampling nella veste dela durissima sacerdotessa della setta dei Noeliti.
Il fatto davvero interessante è che, pochi anni dopo l’uscita del romanzo, tra Canada e Stati Uniti venne fuori un procedimento giudiziario a carico d’una setta fondamentalista che predicava con fanatico ardore la clonazione come strumento di salvezza del genere umano e che, a tal fine, aveva assoldato degli scienziati per dare una forma concreta alle loro convinzioni.

Il romanzo di Dantec in sintesi

Estate del 2013. Il mondo è sull'orlo del caos. I conflitti locali si stanno moltiplicando, la Cina è dilaniata dalla guerra civile, le alterazioni del clima minacciano l'ecologia del pianeta, il potere legale è ormai gestito dai clan mafiosi con l'aiuto decisivo di strabilianti tecnologie informatiche. Da questo scenario "babelico" emerge la figura di Hugo Cornélius Toorop, il mercenario idealista già al centro de "La sirena rossa", il primo romanzo di Maurice G. Dantec. Scampato al conflitto cinese. Toorop viene arruolato dalla mafia siberiana per scortare dalla Russia al Canada Marie Zorn, una giovane donna depositarla di un incredibile segreto, una sconvolgente scoperta in grado di cambiare per sempre i destini dell'umanità. E questo è solo l'inizio di una vertiginosa epopea, a cavallo tra spy story, giallo e fantascienza. (Maurice G. Dantec, Babylon Babies, Hobby&Work Publishing, che - in omaggio al film - è stato riedito nel 2008 con il titolo di “Babylon A.D.”)

Scheda del film

Regia: Mathieu Kassovitz.

Interpreti principali: Vin Diesel, Melanie Thierry, Michelle Yeoh, Lambert Wilson, Mark Strong, Jérôme Le Banner, Charlotte Rampling, Gérard Depardieu.

Genere Azione, colore;

Durata: 90 minuti. -

Produzione; USA, Francia 2008. -

Distribuzione Moviemax

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