martedì 29 giugno 2010

Stato di paura di Michael Crichton: la scienza politicizzata è una cattiva maestra


Michael Crichton, purtroppo di recente scomparso, è stato un grande divulgatore di tematiche scientifiche, ma soprattutto ha cercato di ristabilre - attraverso i suoi romanzi "tematici" - delle verità che andassero oltre le pseudo-verità della scienza divulgata, digerita e riproposta dai mass media, con la perpetuazione e la sempre maggiore amplificazione di alcuni errori di base.

In effetti, tutti i suoi romanzi sono costruiti come dei veri e propri dossier, nel senso che - sempre, a monte del romanzo di turno - vi è stato un accurato lavoro di ricerca " critica" delle fonti bibliografiche che Crichton puntualmente inserisce in appendice in ogni sua opera, in modo tale che ogni lettore curioso possa - se lo vuole - consultare le sue stesse fonti.

In "Stato di paura", dopo il romanzo sul rischio di utilizzo delle "nanoparticelle" in cui illustra anche il cosiddetto "principio di precauzione", lo sforzo di Crichton raggiunge - secondo me - uno dei suoi culmini.

La tematica che egli prende in considerazione è quella dell'emergenza climatologica, nel cui contesto egli - alla luce di una precisa documentazione - attacca l'ipotesi del riscaldamento globale derivante dall'immissione di CO2 nell'atmosfera e, di conseguenza, demolisce in un sol colpo l'attendibilità del "Protocollo di Kyoto" e le più comuni e divulgate tesi ambientaliste che diventano niente più che luoghi comuni espressione di una verità distorta e non controllata.

Ciò che egli più evidenzia, attraverso l'intrigo in cui sono immessi i suoi personaggi e con il continuo confronto tra verità e pseudo-scienza di cui essi diventano protagonisti, è il pericolo - non nuovo - insito nel fitto intreccio di connivenze tra scienza e politica che ha dato nel passato lontano e più recenti alcuni frutti tristi e mortiferi (basti pensare alle tesi scientifiche sull'eugenetica, nate negli Stati Uniti degli anni '30 e che ebbero insigni sostenitori tra gli scienzati del tempo, sino a tracimare nella Germania nazista e nei suoi suoi cupi esperimenti). Afferma Crichton che quando si impongono simili intrecci e quando attorno ad essi cominciano a ruotare consenso e denaro il gioco è fatto e si organizzerà un edificio di menzogne (con l'ausilio dei mass-media) sempre più difficile da smontare e i cui interessi verranno tutelati anche con la violenza e con il ricorso ad azioni eco-terroristice, volte a provocare proprio gli effetti catastrofici paventati per suscitare ulteriore consenso o corroborare le opinioni dei supporter.

Il volume, corredato da alcune appendici tematiche e da una bibliografia ragionata (con riferimenti a testi che corroborano le tesi di Crichton, ma ad altri che sono paradigmatici della "cattiva" scienza politicizzata) è assolutamente da leggere per chi intenda documentarsi sull'argomento, ma in modo assolutamente godibile.

Benchè il romanzo sia stato pubblicato nel 2004 in lingua originale e tradotto in italiano nel 2005 non è per nulla datato e mantiene a tutt'oggi una grande attualità.

Questa in sintesi la storia.

Il miliardario e filantropo George Morton scompare in circostanze misteriose. Negli ultimi tempi Morton, grande finanziatore della causa ecologista (e primo donatore del NERF, un'importante organizzazione ambientalista), aveva cominciato a manifestare qualche dubbio sugli allarmi lanciati dagli scienziati. E aveva iniziato a sospettare del boss del NERF, Drake. Anche il giovane Peter Evans, avvocato di Morton e sincero ambientalista, inizia ad avere qualche dubbio. Si avvicina dunque a John Kenner, uno scienziato eccentrico e geniale di cui Morton pareva fidarsi. Kenner e i suoi soci, un team assai bene assortito, si mettono sulle tracce di un pericoloso gruppo ecoterrorista, viaggiando ai quattro angoli del pianeta.

Michael Crichton: una nota bio-bibliografica
Figlio di John Henderson Crichton e Zula Miller, Crichton è cresciuto nel quartiere di Roslyn, a Long Island. Crichton aveva due sorelle, Kimberly e Catherine, e un giovane fratello, Douglas, co-autore di uno dei suoi libri.
Ha studiato alla Harvard University di Cambridge, Massachusetts, dove si è diplomato nel 1964. Si è laureato alla Harvard Medical School nel 1969 in Medicina e Chirurgia e ha iniziato le lezioni per diventare medico al Salk Institute for Biological Studies di La Jolla, California, negli anni 1969–1970.
Durante questi anni ha scritto alcuni racconti con gli pseudonimi John Lange e Jeffrey Hudson, scelti in riferimento alla sua altezza (2.06 m): infatti Lange in tedesco significa "persona alta" e Jeffrey Hudson fu il nano preferito della regina Enrichetta Maria di Francia nel Settecento. Crichton divenne medico, ma ben presto ha abbandonato la carriera non trovando il lavoro adatto alla sua persona e sentendosi a disagio. A 25 anni gli venne diagnosticata una forma benigna di sclerosi multipla, come racconta nella sua autobiografia Viaggi.
Abbandonata la medicina ha continuato a scrivere romanzi. Grazie ai soldi ottenuti dalla vendita dei primi libri, tra cui spicca il best seller Andromeda a soli 27 anni, è riuscito a realizzare il suo più grande sogno: viaggiare. Crichton ha visitato gli angoli più remoti del pianeta ottenendo ispirazione, da questi itinerari, per le trame dei futuri successi letterari.
Si è sposato ed ha divorziato quattro volte; è stato sposato con Suzanna Childs, Joan Radam, Kathy St. Johns, Anne-Marie Martin, madre della figlia Taylor, ed infine Sherri Alexander. È morto il 4 novembre 2008 all'età di 66 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore. Crichton stava lavorando al quarto episodio della serie Jurassic Park, oltre ad aver in programma la scrittura della sceneggiatura del film Westworld.

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