domenica 10 gennaio 2010

Joseph Sheridan Le Fanu e gli investigatori dell'occulto: un narratore tra horror e sensation novel

Joseph Sheridan Le Fanu

Joseph Sheridan Le Fanu, nato e vissuto a Dublino tra il 1814 e il 1873, oltre ad aver svolto la professione di avvocato, è divenuto noto come scrittore che venne ricordato soprattutto per le sue storie ricche di incursioni nel paranormale con il contorno di vampiri ed altri esseri fantastici. La sua produzione letteraria fu particolarmente vasta e annovera romanzi e racconti, alcuni dei quali tuttora inediti in Italia.
La sua notorietà – ma sempre ad un pubblico di nicchia – è legata all’essere stato autore del magistrale romanzo breve Carmilla che ispirò il cineasta Dreyer nell’elaborazione di uno dei primi film del muto che ebbero come protagonista un vampiro.
La sua caratteristica principale fu quella di dar vita a racconti presentati non come come prodotto di finzioni ma come veri e propri “casi” indagati da “investigatori dell’occulto”, di cui il Professor Van Helsing nel Dracula di Bram Stoker fu indubbiamente uno dei più illustri rappresentanti, ma è possibile citare anche John Silence, inventato dalla fervida mente di Algernon Blackwood, per non parlare di altri personaggi, quali Thomas Carnacki (creato da William Hope Hodgson), "l'Antiquario" (Montague Rhodes James), Gideon Fell di John Dickson Carr. E a questi, nel campo della narrativa contemporanea, si può aggiungere l'aristocratico Adam Sinclair, creato dalla penna di Katherine Kurtz e Deborah T. Harris e protagonista di numerosi romanzi - a partire da La loggia della lince - che lo vedono costantemente impegnato in una lotta con il Male, senza respiro
Si tratta di un genere che s'è mantenuto in pieno rigoglio sino ai nostri giorni, pur con delle dovute trasformazioni che ne adattassero la sostanza (il riferimento a misteri insondabili, la cui verità si può soltanto sfiorare, e mai veramente conoscere) ai mutamenti di gusto, di sensibilità, all'avvento di nuove tecnologie e al superamento di barriere cognitive prima ritenute impensabili. In fondo, le avventure di Fox Moulder e Dana Scully e gli X-Files si pongono esattamente in questo filone, di cui sono appunto l'incarnazione più moderna.
Le cinque storie dell’antologia di Le Fanu, In a Glass Darkly, hanno infatti come comune protagonista il Dottor Hesselius, che affronta vari casi al limite del paranormale con spirito analitico, individuandone le eventuali implicazioni soprannaturali.
Inoltre, ispirato dal folklore della sua terra natale, l'Irlanda, Le Fanu è autore di una saga il cui tema potrebbe essere descritto come la Sopravvivenza degli dei antichi (gnomi, fate, mostri leggendari, unicorni tra i tanti). Gran parte di queste storie sono presentate come resoconti dell'ecclesiastico Padre Purcell (anche questo da collocare nella galleria degli investigatori dell’occulto): un espediente narrativo che dà un velo documentaristico a questa sua specifica produzione.
Il gallese Arthur Machen si ispirò a questo filone delle opere di Le Fanu, per le sue storie tra paganesimo e cristianesimo, tra le quali Il grande dio Pan è uno dei più riusciti e magistrali esempi.
Le Fanu fu tra i primi a riportare il mito del vampiro nel suo luogo d'origine con il romanzo Carmilla. La vampira protagonista dell'opera è un personaggio complesso, una creatura saffica e morbosa che racchiude in sé tratti di una lunga tradizione di vampiri letterari, dalla Christabel di Samuel Taylor Coleridge (1801-1816) a Il Vampiro di John William Polidori (1819), e - decisamente - anticipa il Dracula di Stoker.
Due sono gli elementi stilistici che s'innestano nell’opera narrativa di Le Fanu: da un lato, gli stilemi propri della nascente letteratura dell’orrore (di cui Carmilla è il migliore esempio), dall’altro quelli della narrativa “a sensazione” che poi confluirà in quel filone definito “mistery”.
In questo secondo raggruppamento, i racconti di Le Fanu resistono alla tentazione del ricorso al soprannaturale come causa ultima degli eventi di cui i protagonisti sono testimoni per chiamare in gioco piuttosto eventi misteriosi che rimangano in attesa di una spiegazione che, prima o poi, sarà possibile dare, ampliandosi le conoscenze degli investigatori dell’occulto.
Le
sensation novel (nate nel pieno rigoglio della letteratura gotica) ruotano attorno ad un mistero e al segreto che esso gelosamente crea e che mai potrà essere conosciuto veramente: ma solamento colto a sprazzi e a frammenti, tuttavia sufficienti a creare spiazzamento e turbamenti, proprio perchè alludono a qualcosa che sta al di là della capacità di comprensione umana.

E’ uscito alla fine del 2009, per i tipi della Gargoyle, Books un volume che contiene due racconti meno conosciuti di Le Fanu, rispettivamente L’ospite maligno e La stanza al Dragon Volant, nell’ambito di un progetto editoriale che ha già visto la pubblicazione, nel 2008, de Lo zio Silas, da alcuni critici considerato indiscutibilmente la migliore opera narrativa di Le Fanu.
Come tutte le opere di narrativa edite dalla Gargoyle Books, anche questo volume si contraddistingue per il rigore dell’apparato critico: dei due romanzi brevi solo uno era stato in precedenza pubblicato presso un'altra casa editrice (La stanza al Dragon Volant dalla Serra&Riva), ma senza un’adeguata presentazione e contestualizzazione. L'ospite maligno, viceversa, era assolutamente inedito in traduzione italiana.
Ed è sempre il benvenuto il ripescaggio di simili opere che, attraverso questo minuto lavoro di elaborazione, vengono ricontestualizzate e arricchite di vertici d’osservazione nuovi e più aggiornati che ne consentono una lettura più piacevole (ed agevole) con l’arricchimento derivante da una profonda conoscenza dei riferimenti culturali che, in modo sorprendentemente articolato, ne scaturiscono, aggiungendo importanti tasselli di conoscenza e riflessione al vasto capitolo della letteratura gotica.
L'ospite maligno: nella dimora di Richard Marston e della sua famiglia, l'omicidio di un ospite, Sir Wynston Berkley, è il punto di avvio di una complessa vicenda di adulterio, bigamia e suicidio, che si snoda intorno alla figura dell'ambigua e seducente istitutrice francese Eugénie de Barras, giunta dal continente per gettare sul suolo straniero il seme fatale della corruzione.
La stanza al Dragon Volant: il giovane e ricco Richard Beckett, in cerca di avventure nella Francia poco dopo la battaglia di Waterloo, scende al "Dragon Volant" alloggiando in una camera che in passato è stata teatro di misteriose sparizioni. Innamoratosi dell'affascinante contessa di St. Alyre, prigioniera di un matrimonio infelice, cadrà ben presto vittima di una banda di cospiratori che hanno architettato per lui un seppellimento prematuro.

Vampyr (1932) - Carl Theodor Dreyer

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