lunedì 27 dicembre 2010

In "Balkan Bang!" una scatenata guerra balcanica tra bande rivali nella Sarajevo post-bellica


Balkan Bang!
è il primo romanzo di Alberto Custerlina, già pubblicato nella collana spionistica di Mondadori, "Segretissimo" e ora edito da Perdisa Pop (nella collana Walkie Talkie), 2008 .

La storia, ambientata in una Sarajevo, apparentemente pacificata dopo il sanguinoso assedio da parte dei Serbi, si sviluppa con un intreccio complesso in cui tutti sono contro tutti: poliziotti onesti, poliziotti corrotti, mafiosi desiderosi estendere il proprio potere per incrementare loschi affari, e - al di sopra di tutti - l'Ombra, un personaggio misterioso e senza volto che, manovrando molti fili, cerca di destabilizzare la situazione di pseudo-equilibrio tra gang rivali per ripristinare un ordine legale che, in definitiva, poichè - per essere realizzato - si avvale di mezzi loschi del tutto affini a quelli utilizzati dalle cosche, potrà avere - se dovesse essere realizzato - soltanto la parvenza della legalità.
In queste vicissitudini fatte di intrighi, i morti e le sparatorie non si risparmiano e nemmeno delle scene fortemente colorite e sanguigne di sesso, droga e lotte di cani con il contorno inevitabile delle scommesse clandestine truccate.
Il romanzo, appartenente al filone del "turbo-noir" (termine, peraltro, coniato dallo scrittore medesimo) e prima prova letteraria di Custerlina, mostra come - in tempi di destabilizzazione politica e di conflitti tra etnie rivali - le mafie organizzate possano trarre grandi vantaggi e come, quando - alla fine - si dovesse creare uno stato di pace apparente, ci siano molte possibili evoluzioni, da quella che porta all'incremento delle sfere d'influenza di alcuni malviventi, alla necessità di attivare nuovi conflitti per trarre dalla deregulation che ne consegue ulteriori vantaggi.
Il romanzo di Custerlina è molto ben scritto e si legge con grande interesse: sicuramente, mostra da parte dell'autore un'approfondita conoscenza dei luoghi e dei retroscena cui egli fa riferimento.
La letteratura d'intrattenimento, come può esserlo una spy-story, possiede grandi potenzialità nel condurre il lettore nel cuore di luoghi a lui ignoti, di ambientazioni e di intrighi di cui non ha conoscenza alcuna perchè - solitamente - i fatti narrati riguardano cose ed eventi di cui molto di rado giornali e notiziari parlano.

Dal risguardo di copertina
Cedomir e Karel sono due vecchi criminali che vogliono mantenere il potere. Normale per dei vecchi, se non fosse che qualcuno ha deciso per loro un altro destino. Emir e Lovro sono due giovani sbirri che s'infilano dentro una storia criminale. Normale per degli sbirri, se non fosse che loro ci sarebbero rimasti volentieri fuori. Un segretario cerca di tirare le somme, ma fa male i conti. Tre killer schizzati seminano morte e una schizzata che fa la killer raccoglie vendetta. Un'ombra che aspetta. Serbi, croati e bosgnacchi, insieme, come acido nitrico, acido solforico e glicerina. Sullo sfondo, una Sarajevo che tenta di rialzarsi, come un pugile mandato al tappeto già troppe volte. Un romanzo d'esordio che è un gioco delle parti dove le parti non sanno a che gioco stanno giocando.

(Un commento nel web)
Sarajevo, oggi.
In una realtà criminale di sopravvissuti all'orrore, dove l'odio razziale viene accantonato ma non dimenticato nel nome del dio denaro, due anziani boss della malavita - Cedomir Dragovic e Karel Banfic - studiano come mantenere il potere di fronte all'inarrestabile avanzata di un cartello rivale di cui non si conosce nulla.
Janez, Joze e Jurij, tre gemelli nonché killer psicopatici, mettono a ferro e fuoco la città con spettacolare ferocia, obbedendo agli ordini di un mandante misterioso.
Al bagno di sangue contribuisce ben volentieri anche Zorka Stoltz, assassina torturatrice croata con la passione per le sevizie sadomaso, tanto da impartire quanto da subire. Anton Karadic - gay cinquantenne dal sesso smisurato, quasi quanto la sete di potere che lo divora - cerca il suo posto al sole. Lovro, uno sbirro che non rispetta nessuna elementare regola procedurale, si trova a collaborare con Emir, giovane poliziotto appena arrivato dalle montagne, con la moglie incinta e qualcuno che lo ricatta.
Nell'ombra, un potente burocrate si adopera per distruggere con ogni mezzo, anche illecito, la malavita locale. Questi sono solo alcuni dei personaggi creati dall'autore in questo esordio che sarebbe un autentico delitto sottovalutare. Custerlina ci propone un libro spietato, adrenalinico, pulp.
Un noir a prova di proiettile per l'ambientazione originale, la totale mancanza di qualsiasi forma di pietismo, l'umorismo cattivo, la capacità di tenere alta la tensione.

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