sabato 10 maggio 2008

BIMBIMBICI: la IX edizione si svolgerà, l'11 maggio 2008, simultaneamente in 237 piazze italiane tra cui Palermo.

L’11 maggio si svolgerà simultaneamente in 237 piazze italiane la manifestazione nazionale “Bimbinbici”, un’iniziativa promozionale ed educativa rivolta ai più piccini (e ovviamente alle loro famiglie) per promuovere l’uso delle due ruote “a trazione umana”. Particolarmente significativa, dell’insieme dell’iniziativa nazionale “Bimbinbici”, sarà la "celebrazione" palermitana che cade proprio mentre si saranno spenti da poche ore gli ultimi riflettori sulla prima tappa a cronometro del Giro d'Italia e su tutte le manifestazioni accessorie che, da Giovedì 8 maggio, hanno riempito d'animazione la nostra città.

C’è da sperare che qui a Palermo possa svilupparsi sempre di più, anche attraverso simili iniziative a valenza educativa, la mobilità “bicibus”, a somiglianza di quanto già avviene in altre città d’Italia. Soltanto utilizzando la bici sin dalla più tenera età, acquisendo dimestichezza con le due ruote, imparando la consapevolezza della propria fragilità nel rapporto con i più potenti (e prepotenti) mezzi meccanici, i bambini - divenuti adulti - potranno scegliere senza remore l’utilizzo della bici per i spostamenti intracittadini. La cosa più importante è che entri nella consapevolezza di tutti che la bici è un mezzo assolutamente funzionale, economico, non inquinante e che va utilizzata non soltanto per il diletto e nel tempo libero, ma soprattutto come mezzo di trasporto. Naturalmente occorre anche che le strade cittadine siano rese più sicure, che siano studiate dei percorsi ciclabili preferenziali, come è nelle città europee più “civili” sotto questo profilo. A Palermo molto s’è fatto negli ultimi anni a partire da un’embrionaria consapevolezza che qualche iniziativa andava pur intrapresa per ridurre le convulsioni d’un traffico impazzito, con le prime sperimentazioni di una pista ciclabile lungo il maggiore asse viario cittadino (tutto Viale della Libertà) con la Giunta Orlando: un att, in verità puramente simbolico, ma non funzionale.
Adesso è in corso di realizzazione avanzata una lunga via ciclabile che porta da via Messina Marine a Mondello, con la previsione di alcune diramazioni perpendicolari. Ma la messa in opera di una o più piste ciclabile non può rimanere un atto amministrativo isolato: occorre creare tutti
gli accorgimenti necessarie perché esse siano fruibili a permanenza. E quindi: dissuasori contro il parcheggio selvaggio ed invadente, delimitazioni non rimovibili, manutenzione, sanzioni ai trasgressori. E, oviamente, occorre muoversi con iniziative idonee a far crescere la "cultura" del movimento in bici, sia con iniziative come la "Bimbinbici", sia con attivazioni sul piano culturale (per esempio, non sarebbe male divulgare il pensiero di Ivan Illich sul movimento in bici) attraverso incontri e conferenze, sia con la promozione di passeggiate ecologiche e con periodici incontri di "massa critica" che, con loro trasversalità, consentono ad utenti diversi delle due ruote (sostenuti da motivazioni diverse) di incontrarsi e trovare convergenze su comuni interessi.
Comunque, è indubbio che qualcosa si stia facendo e che Palermo stia muovendo i primi timidi passi per diventare una città “ciclabile”.

Il comunicato stampa del comunicato organizatore
Il 5 maggio s’è svolta presso la sala multimediale del Monte dei Paschi di Siena, sponsor dell’evento insieme all'azienda Doria, la conferenza stampa per la presentazione della IX edizione di Bimbimbi.

Testimonial dell’evento sarà il noto giornalista Mediaset Paolo Brosio, da sempre impegnato nelle iniziative legate allo sport e al sostegno dei più svantaggiati. Dopo il crescente successo delle scorse edizioni le piazze ritornano per la nona edizione consecutiva ad essere popolate da migliaia di bambini tra i 3 e gli 11 anni, desiderosi di trascorrere una giornata emozionante, all’insegna del puro divertimento nel rispetto della sostenibilità ambientale e della mobilità urbana. Le stime parlano di oltre 50.000 bambini e altrettanti adulti accompagnatori che pedaleranno tra le vie delle 237 città che hanno aderito all’iniziativa. Ed è un primo grande traguardo se si pensa che nel 2000, anno della sua prima edizione, le adesioni erano state soltanto 32 prevalentemente nel nord Italia. Tale numero ha subito una crescita “esponenziale” (108 nel 2003, 198 nel 2007) anche in termini qualitativi: si annoverano oggi molte amministrazioni locali del sud e delle isole, entusiaste di ospitare un evento di tale portata.

«Ciò che dobbiamo fare è lobbying, pressione politica, affinché si creino le condizioni per una mobilità sostenibile e meno convulsa» risuona l’appello di Luigi Riccardi, direttore della FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, istituzione promotrice dell’evento. Bimbimbici propone una nuova filosofia, destinata a eludere i confini nazionali e proiettarsi in Europa. Dopo il successo riscosso dalla presentazione dell’iniziativa in Belgio e Spagna, si sta tentando di rendere l’evento una manifestazione europea attraverso la collaborazione dell’ECF – European Cyclists Federation. Anna Pavan, responsabile di Bimbimbici Milano, sottolinea come una «formula di successo» replicata nel corso degli anni in tutta Italia abbia saputo consolidare sempre più tale iniziativa.
Bimbimbici è anche molto di più. È un viaggio alla «riscoperta della natura che sembra non esserci più nelle grandi città»: da tali parole trapela l’entusiasmo di Nadia Zanoni, responsabile nazionale dell’iniziativa. Pedalare è l’occasione di scoprire le piccole cose che la frenesia quotidiana spesso ci impedisce di vedere.

«Le piste ciclabili consentono di creare degli ambienti a misura d’uomo e rendere la città più vivibile; un ambiente tale rappresenta un valore aggiunto in termini di civiltà e non deve essere visto come fastidio». Le parole di Paolo Brosio incarnano perfettamente la nuova cultura promossa da Bimbimbici. Del resto, il noto giornalista televisivo non è nuovo a simili iniziative. La sua passione per la bici affonda le proprie radici in un programma televisivo in occasione del Giro ciclistico d’Italia, durante il quale egli percorre in bicicletta circa 1500 Km accanto ai più grandi campioni.
Lo stesso Brosio è l’ideatore dell’iniziativa “Olimpiadi del Cuore”, evento sportivo di solidarietà, sostenuto da “BIMBIMBICI”, che coinvolge le maggiori celebrità allo scopo di raccogliere fondi destinati ai bambini malati di cuore.

Cos’è Bimbimbici
Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio.
Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo; nella città si costruiscono parcheggi ma non spazi verdi, nella città si costruiscono strade dove potersi muovere a velocità sempre più alte e non zone 30.
Quali la filosofia e quali gli obiettivi
La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente e dei diritti di tutti. La Fiab ha deciso di promuovere Bimbimbici®, per riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani e, in particolare, in quelli casa-scuola. Solo se le strade sono sicure per tutti, i bambini possono spostarsi in modo autonomo in città.
La strada e i bambini in bicicletta: operare in direzione di una rivoluzione copernicana delle attuali tendenze disuminazzanti
Di chi è oggi la strada? Non c’è dubbio: dei "più forti": dei camion, dei bus, dei furgoni, delle auto che sfrecciano a velocità folli, che lasciano dietro di sé una scia di fumo tossico e producono un frastuono assordante e un altissimo numero di incidenti. E poi le auto, anche quando sono ferme, occupano i bordi delle strade, le piazze, i marciapiedi, togliendo alle persone spazi sempre più grandi. Così, i pedoni sono costretti a camminare su marciapiedi ristretti; i ciclisti obbligati a fare la gimcana tra un’auto e l’altra, i bambini, i più indifesi, a vivere in questa città degli adulti che a malapena si accorgono di loro. Tutti "utenti deboli" della strada che subiscono i danni dell’inquinamento e corrono i rischi più grossi per la loro incolumità e salute.
Circolare in bici è diventato difficilissimo: il traffico dei mezzi motorizzati, convulso e sempre meno rispettoso di regole, allontana i bambini dalle strade e dalle piazze. Restano i "fazzoletti" delle aree verdi, spesso così piccole ed affollate che andare in bici diventa difficoltoso e poco divertente.
Eppure…
Per un bambino la bicicletta significa trascorrere il tempo all’aria aperta, scoprire quel che c’è attorno; acquisire sicurezza nei propri mezzi, riconquistare la strada con tutte le sue possibilità di socializzazione; significa divertirsi a patto di farlo in libertà e senza doversi continuamente guardare dalle auto.
Impossibile?
Affatto!
In Paesi appena come l'Austria, la Germania o la Svizzera tutto ciò avviene. Là ci sono corsie e piste ciclabili protette, spazi verdi ben tenuti, zone residenziali in cui le auto circolano a bassa velocità, percorsi casa-scuola accuratamente studiati.
La Fiab crede fermamente che tutto ciò si possa realizzare anche in Italia.

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