mercoledì 11 novembre 2009

La malinconia dell'autunno e l'accettazione delle cose guaste

Monza, parco. Viale pachinato
(foto di Marilena Duca)


E' strano come uno stesso luogo possa comunicare sensazioni contrastanti.
In questo caso, osservando la fotografia del parco di Monza all'inizio dell'autunno, con la sua solitudine, con quel letto di foglie ingiallite a terra, sento montare dentro di me un sentimento di pacificazione ed uno di malinconia che coesistono e s'intrecciano l'un con l'altro.
Forse, perchè è nell'autunno - più che in altre stagioni - che si realizza il contatto con la parte più matura di noi, quella che è capace di venire a termini (di dialogare) con le piccole cose guaste (e deteriorate) della nostra vita, con quelle cose che noi stessi abbiamo danneggiato con le nostre stoltaggini e che non potranno tornare ad essere come erano prima; e che, ciò nondimeno continuano ad esistere in un modo più sommesso e che, se soltanto siamo capaci di scendere dal nostro piedistallo di grandiosità, possono continuare (o riprendere) a parlarci...

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